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Un Chip per gestire le lastre di marmo.
INNOVAZIONE. At-Informatica di Domegliara ha sviluppato un particolare software
Una "carta d'identità", attraverso un percorso tecnologico, per blocchi e lastre di marmo. È la novità 2007-2008 dell'At-Informatica di Domegliara, società che opera nel campo dell'informatica e della tecnologia RFid applicata a gestionali software specifici quali, in questo caso, il settore marmo lapideo. "Si tratta di un processo che permette ad ogni azienda, con una spesa contenuta, di potere disporre di un magazzino sempre aggiornato ed, in primis, in grado di individuare immediatamente le giacenze e le caratteristiche di ogni specifica lastra o blocco, creando così una specie di carta d'identità per ogni prodotto presente a magazzino.
Il tag, inglobato in una speciale resina necessaria per proteggerlo da polveri, umidità e gli altri agenti che potrebbero dannegiarlo, permette anche di valutare la commercializzazione via Internet con tanto di immagine abbinata", spiega Nicola Quintarelli, responsabile commerciale di A-Informatica.
Il sistema RFid si differenzia da quello tradizionale del codice a barre in quanto evita tutti i problemi legati ad etichette che si sporcano, graffiano e staccano risultando illegibili ed implicando l'obbligo di sostituzione con conseguente perdita di tempo e possibilità di generare errori.
"il Chip assicura una numerazione a standard universalmente riconosciuta che, abbinata alla resina protettiva, crea un associazione paragonabile al numero di telaio di un autovettura", conclude Gianluca Righetti, responsabile informatico, "garanzia fondamentale per certificare l'identità di tale specifico prodotto; l'etichetta RFid che abbiamo scelto, infatti, non può essere separata dalla lastra senza un irreparabile dannegiamento della stessa. Un sistema, RFid, che proponiamo non solo al settore lapideo ma anche a quello edilizio nelle fasi di produzione del manufatto in cemento".
